Premiazione del Concorso di narrativa

L’immagine parla

XII Edizione  – anno 2018

I dieci  racconti classificati

1 “Segreti Senili” Stefano Mazza Bologna
2 “Vent’anni” Ivan Zampar Cervignano del Friuli UD
3 “Humana Pietas” Luca Manni Bologna
Pari merito “Via dei poeti” Eleonora Bravo Brescia
“Il nido delle rondini” Sara Galeotti Roma
“La sanità dei pesci” Alessia Lo Bue San Cataldo – Caltanisetta
“Oltre le finestre” Marcello Pavone Palermo
“AH.AH.AH.vendesi!” Massimo Celegato Vicenza
“Il pne della salvezza” Carolina Frusca Braga Parigi (nativa di Brescia)
“Vendesi” Antonella Mingoni Verona

Sabato 29 settembre u.s.,  presso il Salone della Biblioteca Civica della nostra città, alle ore 17,00, si è tenuta la cerimonia di Premiazione del Concorso nazionale di narrativa “L’IMMAGINE PARLA”.

Vincitore del Concorso:

STEFANO MAZZA, di Bologna, con il racconto “SEGRETI SENILI”.

Secondo classificato: 
IVAN ZAMPAR di Cervignano del Friuli con ” VENT’ANNI”.

Terzo in classifica:
LUCA MANNI di Bologna con “HUMANA PIETAS”.

 

Tre racconti bellissimi che abbiamo riunito in un libro-raccolta insieme ai 7 scelti dalla giuria tra i migliori pervenuti e ai 90 racconti selezionati in base alla graduatoria. 

Nel contesto della cerimonia è stata inaugurata la Mostra fotografica donata dal Circolo IL MULINO di Treia che valorizza la loro città e le tradizioni di un borgo tra i più belli delle Marche. Foto club che ha gentilmente offerto l’immagine fotografica incipit del Concorso. I fotografi treiesi non sono nuovi a collaborazioni con il Maestrale e l’incontro con questa realtà associativa si è rivelato veramente prezioso.
Li ringraziamo di cuore. 

Un grazie superlativo  alla Giuria, presieduta dalla docente di lettere, Manuela Polini, coadiuvata da Barbara Cavalleri, anch’essa docente di lettere, dal dott.r Fabrizio Leidi, già direttore del Sistema bibliotecario Ovest bresciano, dal prof. preside e scrittore Giovanni Quaresmini, da Giuseppe Raspanti , scrittore.

I criteri di valutazione ai quali la Giuria si è attenuta,  nell’analisi dei 237 testi pervenuti, sono stati individuati nell’ aderenza del testo all’immagine incipit,  nella coerenza all’interno del testo, nella capacità espressiva, ovvero  nella fluidità del testo e nell’ uso appropriato del lessico, nei tratti di originalità e capacità creativa, nella correttezza formale ed ortografica.

Un insieme di fattori che hanno permesso di assegnare il titolo di vincitore con piena condivisione.

I complimenti più calorosi li rivolgiamo a tutti gli scrittori che hanno partecipato e hanno contribuito,

con i loro numerosi racconti, al successo della nostra iniziativa . Da 12 anni, l’obiettivo della nostra associazione, è sicuramente quello di valorizzare tutti coloro che trovano, nella scrittura, un mezzo per raccontarsi e dare spazio alla fantasia, per  cercare luoghi e momenti di incontro con il loro mondo interiore. Il Maestrale vuole offrire occasioni per ripensarsi, distinguersi, esprimersi attraverso la narrazione. Soprattutto ora, nell’era della velocità, dove appare un lusso recuperare il tempo per dedicarsi alla scrittura, necessariamente un “tempo lento”, noi presentiamo un progetto che può contribuire a stimolare la creatività impegnando  in modo creativo e positivo questo “tempo” tanto prezioso.

Grazie a  Lorena e Matteo, due attori molto validi, che hanno letto i testi vincitori con grande capacità interpretativa ed hanno emozionato una  platea gremita ed attenta.
Un grazie sentito al presidente della Cooperativa sociale palazzolese, Enzo Gaspari, che accompagna da anni, con il suo sostegno concreto, il nostro Concorso.

Accanto a lui i fratelli Lanfranchi che patrocinano le tante attività del Maestrale.


Ogni edizione de “L’IMMAGINE PARLA” è un’esperienza nuova ed entusiasmante che porta la nostra Associazione a livello nazionale e fa conoscere la città di Palazzolo che si mostra, ai vincitori del Concorso,  in tutta la sua bellezza, incastonata in un fiume che regala, al visitatore, il suo fascino irresistibile, malinconico e insieme poderoso, tutto particolare.

A seguire potrete leggere il commento del Presidente di Giuria, Manuela Polini, che riassume, in un breve testo, l’essenza  di questa XII edizione del  Concorso. Parole che vanno lette per comprendere il mondo e la sensibilità di tante persone che, scrivendo, evidenziano le criticità ed il sentire profondo della nostra società in questo scorcio di inizio secolo. Paure, desideri, pensieri onirici, aspettative, grandi speranze ed immense delusioni… Un mondo di emozioni che abbiamo raccolto in un libro  dal titolo “SEGRETI SENILI”, cento racconti  a disposizione di coloro che vogliano mantenere il ricordo di questa edizione o della propria attiva partecipazione.

Al prossimo anno? Speriamo, sarà una nuova, bellissima avventura culturale.

 

 

29 Settembre 2018

“Scale, porte e finestre si aprono, o forse si chiudono, in un muro che è quasi un quadro e quasi un libro: dentro troviamo storie che appartengono un po’ a tutti noi, che ci parlano di un nostro passato scivolato via, che ci è stato strappato,  oppure di qualcosa da cui abbiamo voluto o dovuto allontanarci, con cui credevamo di avere chiuso i conti una volta per tutte.

Questo ci dicono i racconti ispirati ad un’immagine che si colora fatalmente di malinconia, che sembra legarsi al riemergere di una infanzia quasi dimenticata, ai ricordi più cari, a qualcosa che la vita sembra talvolta costringerci a lasciare indietro, senza che noi sentiamo di avere scelta: da ciò, propriamente, si origina la malinconia di alcune delle storie narrate, dall’impressione che l’esistenza ci ponga davanti a crisi, abbandoni, perdite ineluttabili, come le crepe di quel volto in muratura che ci guarda senza svelarci mai del tutto i suoi segreti.

Ma gli autori delle nostre storie non si fermano ad immortalare momenti di una realtà inventata ma credibilmente reale: dietro quelle porte e quelle finestre ci sono sì, nonne con il loro profumo di biscotti, vite di stenti e povertà, ma dignitose, vicende di migranti appena tollerati e sempre diversi, o accolti ed integrati anche in un mondo piccolo ed arcaico, ma ci sono anche gli incubi.

Questa è, forse, la dimensione più sorprendente di alcune immagini emerse dai racconti della raccolta: la percezione che persino in un angolo di mondo sorpassato dalla storia e dal progresso, persino in una  fotografia che rappresenta squarcio su un passato magari anche recente ma certamente non inserito nello spaventoso mondo di oggi, i mostri ci tormentano.

E così compaiono prove terribili da superare, in passi che hanno più della favola gotica che della narrazione realistica e che ci pongono davanti alle questioni esistenziali della perenne lotta contro il tempo, oppure pagine che incarnano una coscienza che deve fare i conti con se stessa, o, ancora, presenze sovrannaturali incomprensibili e divoratrici di vite, ma anche mostri diversi, più terribilmente comuni, quelli la cui esistenza la cronaca ci ricorda costantemente, mariti terribili che rendono la vita un inferno alla propria famiglia, orchi che fanno sparire bambini dai boschi, torrenti imprevedibili che si prendono la vita dei nostri fratellini, ferite che nulla risana e che restano spalancate come finestre definitivamente aperte in una casa senza cura, o come cuori chiusi che non riescono ad aprirsi mai più.”

 

Manuela Polini
Presidente della giuria del Concorso di narrativa “L’immagine parla”

 

Grazie a tutti i partecipanti!